Mancavano 8 partite alla fine del campionato, di cui 5 in trasferta per il Pescara. Era normale che Di Francesco spronasse la sua formazione a giocarsi la vittoria in trasferta al Garilli. Il Pescara è sceso in campo con uno spirito determinato, ha dominato il gioco e ha fatto suoi i tre punti.
Nel primo tempo si vedono solo gli ospiti: Al 9' un colpo di testa all'altezza del dischetto di Bucchi impegna il portiere Cassano. Al 14' si registra una incursione di Soddimo sulla destra; il trequatista biancoazzurro prova la conclusione dalla distanza, deviata in corner.
Passano tre giri di lancette e Zanon apre sulla sinistra per Bonanni, che, con lo specchio della porta ben sguarnito e a pochi metri dal portiere, fa partire un diagonale che esce di pochissimo.
Gli adriatici spendono molte energie sotto il sole cocente di una giornata che sembra di piena estate. Si registrano almeno 9 azioni da goal tutte per gli ospiti, contro una sola conclusione della squadra di casa, che si limita a fare manovra, e, con Cacia ben bloccato da Petterini e compagni, appare spuntato. Ad inizio del secondo tempo, Gervasoni si fa espellere per un fallo di mano, che gli ha consentito di bloccare Bonanni ormai lanciato verso la porta. Fallo da ultimo uomo e piacenza in 10.
Passano pochi minuti e Anaclerio rifila una gomitata a Gessa. Ci sarebbero tutti gli estremi per il rosso diretto, ma l'arbitro Massimiliano Velotto da Orbetello non se la sente di lasciare il Piacenza in 9 uomini e non estrae nemmeno il cartellino giallo. Ma dopo altri tre minuti Zanon, già ammonito, controlla con il braccio il pallone più o meno sullo stesso tratto di campo dell'episodio precedente.
Velotto anche stavolta segnala il fallo ma non espelle il giocatore.Paradossalmente, il Piacenza si rende più pericoloso in 10 uomini, perchè nel primo tempo il Pescara ha speso più fiato e complice l'elevata temperatura, risulta meno lucido.
Ma alla mezz'ora il team di Di Francesco viene fuori definitivamente allo scoperto, e fa sua la partita: Gessa, per niente stordito dal brutto colpo ricevuto in pieno volto, raccoglie al volo un bellissimo cross di Soddimo ed esplode un tiro al volo imparabile: 0-1, più che giusto.
Tre minuti dopo, Bucchi serve Maniero, (subentrato a Soddimo), il quale, vista che la difesa di casa è sbilanciata in avanti, ha tutto il tempo di aggiustarsi il pallone e di esplodere un preciso diagonale, tirando quasi con la punta del piede destro.2 a 0 per il Pescara e partita chiusa.
Dopo il raddoppio Il Piacenza si rassegna, e a nulla serve l'ingresso del fantasista Guzman. Gli abruzzesi amministrano il gioco con tranquillità fino al triplice fischio finale.
Il prossimo turno si giocherà per il Pescara in data e orario insoliti: Domenica (17 Aprile) alle 12.30 c'è infatti l'appuntamento al Del Duca con l'Ascoli.
Andrea Russo
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