Al termine del "Derby della capitale" Roma-Lazio si è assistito a scene di guerriglia urbana, con una madre aggredita in macchina che è riuscita a fuggire poco prima che esplodesse, e un tifoso accoltellato alla gola.
Nonostante le forti misure prese dal Ministero degli Interni e, settimanalmente, dalle prefetture locali, ecco che l'incubo si ripete.
Di fronte ad episodi del genere, bisogna stringere il cerchio contro le associazioni di ultras, con cui spesso le istituzioni dialogano come se si trattasse di normali associazioni, e procedere allo svolgimento delle gare sucessive a porte chiuse. A livello legislativo, si dovrebbero configurare reati più specifici con pene severe per questo tipo di episodi.
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