Visto che in una parte non trascurabile dei giovani le buone maniere sono ormai consegnate agli archivi, tanto vale enunciare deliberatamente i nuovi valori correnti, per gli autori di "Amici".
Titolo già poco azzeccato per questo format televisivo, in cui la conduttrice Maria De Filippi fa di tutto per creare liti tra i concorrenti.
Può darsi però che qualche episodio scampi al fuoco del dibattito, perchè la frase poco carina è stata detta in assenza dell'altro, oppure all'una di notte durante una confidenza detta sotto voce.
Non c'è problema: ci sono le registrazioni e Maria innescherà un'altra miccia il giorno successivo, mandando in onda l'ormai famoso "Rvm" (ma non è meglio chiamarlo filmato?)
Nella scuola di Amici si fa ben poca lezione: i professori considerano già artisti affermati gli imberbi partecipanti al reality contest, che spesso si danno aree da divetti.
La cosa più grave è che viene messa in dubbio implicitamente l'autorità degli insegnanti: se uno studente risponde in malo modo, non viene cacciato, anzi, gli si concede il contraddittorio, e c'è anche chi, tra i tutor, difende il malandrino.
Legittimi sono poi i sospetti sulla genuinità di molte liti, che sembrano fatte apposta per innalzare l'audience.
E se c'è qualcuno che piange, ecco la telecamera in primissimo piano, talmente vicina che inquadra solo l'occhio, a testimoniare la lacrimuccia dello studente di turno.
"Amici" fa bene il paio con altri programmi che hanno codificato una pornografia sentimentale che fa diventare spettacolo l'intimità, le ferite del cuore, i familiari separati e le persone in difficoltà.
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