giovedì 29 ottobre 2009

Due improvvise botte di buonismo di Tremonti.


Alcuni mesi fa lo strano fenomeno è iniziato con le banche.

Tremonti ha detto: "Le banche devono essere più sensibili alle esigenze di liquidità degli imprenditori", e lo ha ribadito anche ora che la crisi economica mondiale sta finendo.

In tanti sono sobbalzati di fronte al giornale o alla tv quando poi il professore di diritto tributario e ministro delle Finanze ha rincarato la dose: "Non si può costruire un futuro col lavoro precario, il posto fisso è un valore".

Epifani, leader della Cgil, ha commentato: "Parla come un nostro iscritto", evidentemente compiaciuto.

Tremonti ha spiazzato un po' tutti, visto che in passato ha esposto ben altre idee ed a molti appare come un freddo uomo di numeri.


Buoni gli intenti, ministro, ma adesso, seguano i fatti.

1 commento:

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