C'è stato anche qualcuno, nella bagarre di questi giorni, che ha detto: "Forse era meglio se fosse rimasto a fare il cantante", guardando al telegiornale il Presidente della regione Abruzzo Ottaviano Del Turco arrestato. Il cantante, però, si chiamava Riccardo del Turco.
C'è chi ha detto questa stessa frase riguardo a Silvio Berlusconi, riferendosi ai suoi trascorsi giovanili di cantante nei piano bars e sulle navi da crociera.
Questa però è un'altra storia.
La sanità Abruzzese, invece, è un pasticciaccio brutto, parafrasando Gadda; proprio nei giorni precedenti all'arresto di Del Turco, mi chiedevo di come potessimo avere una sanità "in rosso", vista la pioggia di milioni di euro che arriva sia dallo stato centrale che dall'Unione Europea verso la nostra regione.
Arresti o non arresti, colpevoli o meno, i politici che hanno governato hanno responsabilità gravi.
Non può essere ignorata la loro pochezza di amministratori. I risultati parlano chiaro e le ruberie, i dissesti nei servizi, gli episodi poco chiari, in Abruzzo come altrove in Italia, non hanno mai avuto termine.
Questa è l'ennesima dimostrazione di come sia necessario privatizzare il più possibile, ovviamente, senza creare un danno per i cittadini.
Dove i politici non possono gestire, nominare scagnozzi di loro fiducia, creare intrighi e connivenze, non possono rubare e sperperare denaro pubblico.
Certo, anche nelle aziende di servizi private possono esserci imbrogli, favoritismi, raccomandati, e anche malasanità.
E' un dato di fatto però che nelle strutture private le cose funzionano meglio, le risorse vengono razionalizzate e c'è più meritocrazia.
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