(Da Bar Sport, di Stefano Benni)
La spalla del barista è il Cinno, ovvero il ragazzo di bar, altrimenti detto fattorino. Il Cinno ha una bella faccia rosea bombardata di brufoli e vive in simbiosi con la sua bicicletta, la bicicletta del Cinno. Con essa il Cinno piomba come un falco in tutti i punti dela città, supera gli autobus in corsa, atterrisce i cani e sgomina i vigili. Il Cinno, nell'andare in bicicletta, ha una serie di regole fisse:
a) E' severamente vietato mettere le mani sul manubrio. Questo non solo quando si hanno le mani impegnate con un vassoio di tazze,thermos e maritozzi, ma in ogni altra occasione.
b) L'andatura di cinno deve essere altalenante, ovvero la bicicletta deve dondolare da sinistra a destra e viceversa, sfiorando il suolo, di modo che nel raggio di venti metri non si frappongano ostacoli viventi.
c) Si cade sempre e solo sulle ginocchia, qualunque sia la dinamica dell'incidente. Questo crea il famoso ginocchio da Cinno, uno dei problemi della medicina moderna. Esso è costituito da un'arcipelago di croste e crostoni, che si rigenera continuamente.
d) Mentre pedala, il Cinno canta.
e) La via normale del Cinno è costituita da : marciapiedi, portoni, androni, giardini, portici.
La strada è accuratamente evitata, perchè pericolosa e le donne sono chiuse dentro le macchine e si vedono peggio.
Tutto questo comporta, naturalmente, che il Cinno sia molto odiato da vigili, pedoni e benpensanti.
Come si diventa Cinno? Si diventa Cinno perchè non si hapiù volia di studiare. Alcuni lasciao la scuola e fanno i vicedirettori nell'azienda del babbo. Altri si mettno a fare borse e cinture.
Altri ancora si fanno passar un piccolo stipendio mensile,si iscrivono ad Architettura e partono per il Gargano.
Altri, inspiegabilmente, preferiscono diventare Cinno.
Qualcuno parla di vocazione,altri di ragioni sociali. Come che sia, Cinno non si diventa da un giorno all'altro.
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