martedì 22 aprile 2008

Politica - Verso il liberismo

L'Italia ha voltato pagina. Che ci piaccia o no, ha scelto il centrodestra con largo margine di voti.
Il Popolo delle libertà è una forza che si dichiara liberale, ma nei fatti lo è in maniera molto timida.

La Lega invece è molto più liberista e persegue l'ideale della sicurezza anche di più dei suoi alleati. E questa volta sembra fare sul serio, a quanto è trapelato: federalismo fiscale e misure più drastiche contro gli immigrati irregolari.
Pur con tutti i suoi difetti, la Lega potrebbe dare uno scossone positivo al centrodestra per spingere il paese a quelle riforme liberali di cui ha tanto bisogno.

Il federalismo fiscale è un'opportunità anche per il sud.
Il controllo sugli immigrati non in regola è richiesto da tutti, e questo la sinistra non lo ha capito. La legge Bossi-Fini era fatta molto all'acqua di rose, e si è visto. E la ciliegina sulla torta è stata la sanatoria voluta dal centrodestra.
E' una bugia colossale che il centrodestra sia e sia stato contro gli stranieri.

L'estrema sinistra gridava : "Siamo tutti clandestini, no alla legge Bossi-Fini". In Italia, come altrove, però, ci dobbiamo basare sui fatti: nel nostro paese gli immigrati irregolari non vengono accompagnati sotto scorta fino al loro paese di origine: gli si da in mano un ordine di espulsione, e li si lascia liberi. In teoria dovrebbero andarsene da soli. Se vengono ripescati in Italia, nonostante questo provvedimento, vengono messi in un centro di accoglienza temporanea per alcuni mesi, e alla fine della detenzione gli si da un altro provvedimento di espulsione.

Questo avviene all'infinito.

E' giusto che l'Alitalia rimanga in mani Italiane. Non è solo una questione di facciata (per l'orgoglio della nostra gente e dei nostri governi anche questo è importante), ma perchè gli imprenditori italiani hanno interessi in Italia e reinvestono i loro soldi sul territorio italiano, creandovi occupazione.

Berlusconi è stato inerte in materia di privatizzazioni. Lo stato italiano produce ancora giornali, sigarette, ha aziende pubbliche, ha una macchina burocratica e un sistema di enti e di istituzioni elefantiaca.
Con lo statalismo tanti fannulloni hanno buon gioco, i raccomandati vanno avanti, molte persone rubano denaro pubblico, la "casta" può mettere le mani su grandi risorse di ogni genere.
C'è bisogno a mio avviso di :

- Privatizzazioni di tanti enti inutili e aziende pubbliche.
- Taglio dei fondi per organismi parassitari che non creano un'economia virtuosa ma gravano su tutti noi.
- Ridurre il numero dei parlamentari.
- Ridurre un gran numero di spese.
- Introdurre la cultura dello "sponsor" privato al posto della richiesta sistematica dei fondi pubblici.
- Investire sulle tecnologie e sulla qualità: chi è padrone di una tecnologia è il padrone del vapore, e chi investe sulla qualità non teme la concorrenza estera della manodopera a basso costo.
- Migliorare l'istruzione, rendendola più selettiva.

- Far lavorare i professori universitari, che fanno il porprio comodo senza nessuno che li controlli.
- Fare delle convenzioni con le cliniche private, senza dare loro soldi; proporrei, ad esempio, una aggiunta ragionevole al ticket per fare la visita nelle stutture private, dove il servizio è più celere. Stesso discorso per le università e le scuole private, che non devono avere finanziamenti da parte dello stato , ma devono solo essere agevolate.

- In virtù delle privatizzazioni e dei tagli alle spese che ho ipotizzato, si dovrebbe, di conseguenza, abbassare le tasse a tutti i cittadini.

Un'ultima considerazione: un lavoratore autonomo che ha un reddito di 5.950 euro l'anno deve pagare le tasse.
Chi guadagna 500 euro al mese, in pratica, è tenuto a fare la dichiarazione dei redditi. Chi ha una ditta individuale, invece, anche se guadagna 0 euro o è in perdita, deve comunque pagare un minimo di 2500 euro come contributo Inps. Vergognoso.




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