lunedì 21 gennaio 2008

Contro la moviola


Da anni, ormai, nel calcio, di fronte a mille polemiche a mezzo stampa, recriminazioni, ricorsi e rimostranze ufficiali da parte delle squadre, si invoca, da molte parti, l'introduzione della moviola in campo. La moviola, si dice, risoverebbe ogni dubbio su sviste arbitrali clamorose, che a volte, purtroppo, sono volute, a volte sono in buona fede.

Secondo me è la moviola il vero problema.
Essa infatti ci regala una illusione di oggettività che non è raggiungibile, in campo.
Come vengono scoperti molti errori arbitrali? Con la moviola. In altra maniera, non ce ne saremmo accorti.

E' comodo giudicare a freddo, rivedendo avanti e indietro una azione di gioco.
L'arbitro è umano, e per questo, soggetto ad errore. Anche il pubblico allo stadio, su un rigore concesso, potrebbe dare infinite interpretazioni diverse.Bisogna accettare l'errore umano, se è in buona fede.

Altrimenti ci vorrebbe un robot al posto dell'arbitro (sempre che il robot sia infallibile).
La moviola in campo non cancellerebbe i dubbi e le polemiche, anzi, ne creerebbe delle altre.
L'arbitro dovrebbe ricorrervi ogni 5 minuti, per tirarsi fuori dalle critiche, o ci sarebbe sempre chi chiederebbe perchè ha usato la moviola in un caso anzichè in un altro.

E le squadre di serie A beneficierebbero della tecnologia più delle squadre delle serie minori perchè le loro partite sono riprese da più telecamere.
La verità è che un rigore o un gol annullato sono diventati questioni di stato perchè i club mettono in gioco milioni di euro in una partita di calcio.

La tensione è tanta, e il calcio non è più un gioco. Il professionismo ha ormai tradito da tempo i valori veri dello sport. Personalmente, ritengo chiusa una partita dopo i tre fischi dell'arbitro.
Dopodichè esco dallo stadio e penso ad altro.
(Nella foto sopra un pallone malato lancia un appello contro l'accanimento terapeutico.)