Vivarini: Il Venezia ha un alto tasso tecnico. Per noi è il momento di far scattare la scintilla. Stroppa: è sempre bello tornare a Pescara, ho ottimi ricordi
Appare tranquillo Vincenzo Vivarini. Il periodo di sosta dovuto alle partite della Nazionale con Estonia e Israele ha consentito al Pescara di recuperare il terreno sul piano della forma fisica e dell'assimilamento delle idee di gioco.
Il tecnico, nato nel 1966 ad Ari (provincia di Chieti, a poch e decine di chilometri da Pescara) ha avuto così due settimane di tempo per conoscere meglio il gruppo e per cambiare il suo modo di giocare.
"Nel gruppo vi sono elementi di lungo corso, come per esempio Brosco, Pellacani e Cangiano. Il Delfino è abituato a giocare con un 4-3-3 e sta affrontando la transizione al 3-4-2-1, che comporta movimenti molto diversi.
Mister Stroppa tende a far allargare le squadre avversarie per trovare spazi in avanti. Siccome ha elementi di grande spessore tattico ha la possibilità di fare questo. Loro tra l'altro vengono dalla Serie A e hanno una rosa importante.
Occorre molta intensità da parte nostra.
Per quanto riguarda noi, sono contento che il mercato sia finito. Sono appena arrivati due buoni elementi che completano la rosa in difesa (Capellini e Gravillon, ndr) visto che eravamo un po' scoperti in quel reparto.
Per il resto sono contento di poter ora lavorare con un buon gruppo al completo. Dobbiamo essere bravi a far scattare la scintilla, il pubblico capisce che il nostro avvio è stato difficile , visto che Pescara è una città matura dal punto di vista calcistico. Noi della squadra abbiamo la possibilità coi risultati di portare entusiasmo tra i tifosi.
Le vittorie servono molto a portare morale a una squadra giovane che ha bisogno di conferme".
Giovanni Stroppa, che ha allenato il Pescara in serie A quasi ad inizio carriera, si è così espresso:
"Ho ottimi ricordi del Pescara. Fui io a dimettermi, le cose non andavano troppo bene, purtroppo dopo di me andarono peggio. Ho comunque vissuto una buona esperienza, Pescara è una città e un ambiente straordinario per fare calcio. Io venivo dal Sud Tirol in serie C e per me fu una grande opportunità, dopo la quale ho dovuto fare un passo indietro e ricominciare dal basso".
Sul mercato: Sono soddisfatto del mercato, dobbiamo migliorare la condizione e mi aspetto che con la forma fisica si alzi il livello tecnico.
Sulle avversarie candidate alla promozione:
"In questo campionato equilibrato e difficile, dove tanti giocatori che dovevano andare in A sono rimasti, chiunque può balzare in testa alla classifica. Il problema è restarci, lavorare, diventare forti, avere continuità e resistere fino alla fine".


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