Spontaneo, verace, a volte fin troppo ruspante, ma anche filosofo e leader motivatore: Silvio Baldini racchiude tutte caratteristiche.
Nessuno credeva che il calcio potesse risorgere proprio quest'anno a Pescara, mentre durante il lungo calciomercato estivo illustri sconosciuti rifiutavano di venire a giocare nella città del Vate.
Nessuno tranne lui.
Il Delfino prendeva porte in faccia a destra e a manca da giocatorini anonomi e modesti, forse anche per questioni di poche decine di migliaia di euro di ingaggio.
I tifosi facevano cortei di protesta e Pescara intera si apprestava a vivere solo dei ricordi dei tempi magici di Galeone, Zeman e Oddo.
Poi la scintilla: dopo poche partite ci si rende conto che la squadra gioca con la testa leggera, libera di pensieri.
La condizione atletica è ottima, la difesa è solida e a centrocampo si vedono anche i muscoli, caratteristica quasi sempre assente nel gioco biancazzurro.
Le squadre più forti sulla carta come Ternana, Torres ed Entella vengono subito messe in riga e il Delfino sembra già staccare tutti.
Il merito è soprattutto di Baldini, quasi un filosofo prestato al calcio che ci parla di sogni e di magia e non vuole solo la serie B, ma anche la A in due anni. Lui ci crede e iniziamo a crederci anche noi.
Vi lascio anche un mio video di approfondimento
Buona visione.
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