lunedì 5 febbraio 2024

Perchè gli agricoltori protestano?




Segnalo un articoletto del Professor Damiano Palano, docente alla Cattolica di Milano, sul Giornale di Brescia.

"Le richieste principali si incentrano sul caro gasolio, sul crollo della remunerazione dei prodotti agricoli, sull’obbligo di rotazione delle colture. Ma anche sulla limitazione alle importazioni di grano ucraino, sulla riduzione dei flussi commerciali con il resto del mondo, sulla minaccia rappresentata dalla «carne sintetica». A ricorrere nelle proteste è più in generale il senso di abbandono che le campagne sembrano vivere, soprattutto in alcune aree"

Secondo l`autore il movimento dei trattori potrebbe erodere il consenso elettorale di Ursula Von Der Leyen e di coloro che hanno fatto del Green Deal o del nuovo corso ecologista una bandiera.




L`ecologismo ideologico e i problemi dei cittadini Europei

Prendo allora spunto per allargare il discorso.

Se la protesta giunge da gente che vive nella natura, che conosce alcune dinamiche degli ecosistemi, le piante, gli animali, allora bisogna riflettere.

Molte idee proposte dalla nuova scuola green non convincono: 

dai pullman elettrici che si fermano o vanno a sbattere al primo gelo (vedi gli episodi di Mestre e di Oslo) alle auto elettriche che prendono fuoco, vedi le Jaguar ritirate dal mercato Statunitense;

dalla farina di grilli alla carne sintetica, fino alla rotazione delle colture (e almeno quest`ultima in parte avrebbe un senso).

Il punto è che mentre il marito di Ursula Von Der Leyen fa affari con i fondi europei del Pnrr e con le tecnologie Rna, le politiche europee sembrano fregarsene dell`impatto economico di certe direttive.

Tutta questa attenzione alle auto elettriche inaccessibili ai più e non supportata da progetti infrastrutturali validi, l`idea di risolvere i problemi globali quando l`Europa inquina solamente per una parte dell`8% a livello mondiale, denotano una impostazione ideologica che risulta odiosa ai più.





Viene imposto di cambiare auto al poveraccio con la utilitaria, con la benzina supertassata e i prezzi alle stelle, con due maglioni dentro casa per accendere meno i termosifoni. 

Centinaia di milioni di europei vengono chiamati a fare enormi sacrifici quando sono già messi alla prova per la situazione economica generale che non è granchè florida.

Inoltre  far produrre nuove auto con autonomia di 500 chilometri, invece di prolungare la durata di quelle esistenti, non è nemmeno così tanto ecologico.

In più non esiste in Italia e tra i vertici europei un dibattito serio su come implementare i trasporti pubblici e i parcheggi di scambio, che sarebbero molto più risolutivi soprattutto in ambito cittadino.

E` per questo che i trattori in questi giorni sfilano spesso tra gli applausi. Questa massa di bestioni a quattro ruote è un vento di solidità e di concretezza che spiazza il mainstream fin troppo attento ai trastulli tecnologici e a tematiche poco condivise, nonchè controproducenti rispetto al vero progresso.


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