sabato 5 novembre 2022

La imbarazzante politica della Von Der Leyen: quando diremo basta alla Ue?


Di certo il senso dell'ironia non,  manca, alla presidente Ursula Von Der Leyen. Le sembra normale presentarsi alle sedute del Consiglio Europeo in giallo e blu, non per ricordare lo scudetto del Verona del 1984, ma per dare supporto all'Ucraina, come se fosse una cheerleader.

E che dire della premiazione di Bourla, Ceo della Pfizer, stando alle sue parole : un uomo che tiene viva la fiamma di cooperazione transatlantica? 

Premettiamo che il suddetto assomiglia a Maurizio Sarri coi capelli più lunghi e che quindi abbiamo pensato a una Bourla di nome e di fatto.

Accertatici dei mancati precedenti calcistici del noto manager, ammettiamo: meno male che Bourla ha la fiamma, in tempi di carenza di gas. 

É un po' come la storia di Grisù, il draghetto che voleva fare il pompiere ma al momento giusto, involontariamente, apriva la bocca e dava una bella vampata di fuoco, suscitando l'orgoglio del padre.

Tale è stato l'elogio da Cheerleader di Ursula che ci aspettavamo altri appellativi: Albert Bourla -un uomo che non deve chiedere mai- o -Rockford, un uomo che sa..-

Ma stiamo pur sempre parlando della nota Ursula Albrecht in Von Der Leyen. Figlia del ministro Ernst Albrecht, ha ricoperto essa stessa due poltrone ai dicasteri della difesa e degli affari sociali ai tempi della Merkel.

Messa sotto inchiesta per la tesi di laurea copiata (per cui rischiò l'annullamento del diploma) e per l'Affare consulenze del 2018 (con documenti distrutti prima che la magistratura potesse agire), oggi dimostra di non essere da meno.



Pochi giorni fa ha annunciato che l'Unione Europea donerà 1.5 miliardi al mese di aiuti all'Ucraina, in un periodo storico di grandi tassi di discoccupazione in molti paesi aderenti e con il caro-energia che sta annientando le aziende e impoverendo le famiglie.

Per le armi e gli aiuti ai nazisti del governo Ucraino (passino quelli per il popolo) i soldi ci sono e per i poveri di mezza Europa no?

Guarda caso, il marito della VDL, Heiko Von Der Leien, appartenente a una famiglia introdotta e nota e guarda caso è  dirigente di Orgenesis, azienda di prodotti genici rna da Dicembre 2020 (a pandemia in corso).

Adesso deve fronteggiare assieme a lei lo scandalo dei fondi da lui gestiti (320 milioni) per progetti medici finanziati dalla Ue per il Piano di Ripresa e di Resilienza.

Dopo tutto quello che gli Italiani hanno subito dall' Europa come istituzione, una sola domanda è possibile: quando diremo basta a questa Unione sovranazionale di interessi finanziari e di burocrati non eletti da noi direttamente?

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