C'è una categoria di persone che crede di avere la verità in tasca e che ha l'indignazione facile. Se non la pensi come loro sei un nazista, un fascista, un maschilista, un negazionista e l'Altissimo solo sa di quale altro appellativo ti decoreranno.
É una trappola da non sottovalutare, perché se prende piede limita la libertà di espressione e di pensiero. Toglie l'armonia in qualsiasi ambiente, sia quello scolastico, sia quello familiare che di lavoro.
Vive inoltre di una dicotomia: "Accuso di discriminazione chi non la pensa come me, ma nel farlo io stesso cerco di emarginare quella persona e la metto alla gogna".
Tale fascia della società divide il mondo in buoni e cattivi. Loro ovviamente sono dalla parte dei giusti. La sfumatura non è apprezzata. Per loro non è contemplato il fatto che personalità complesse, uomini politici, profili pubblici, esponenti dello spettacolo o dell'imprenditoria, facciano cose utili ed altre prevaricanti al tempo stesso. Non accettano che la natura umana abbia slanci di nobiltà d'animo prodigiosi e piccole e grandi meschinerie.
Sono una sorta di boy scout 2.0 dal volto feroce. Anche quando chiaramente lavorano per i potenti e sono in conflitto d'interessi, non hanno scrupoli nel farsi paladini di valori solidi e incrollabili. Si definiscono idealisti ma al tempo stesso perseguono il loro bieco interesse.
Chi è debole di carattere e vuole solo il quieto vivere, può cadere nel tranello. Non parla quando potrebbe esprimere la propria opinione e lascia il campo libero ai fanatici.
Chi ha amore per la verità però, chi è sempre andato controcorrente e non si preoccupa di cosa dicano gli altri di lui, va avanti per la sua strada.
In realtà il politically correct è un' arma di alcuni partiti. Vogliono che la gente pensi in una certa maniera e cercano influenzare il senso comune. Se i più si riconosceranno in certi valori, pensano, probabilmente voteranno per loro.
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