(Nella foto: Jo Squillo si materializza dal nulla circondata dagli angeli e da una cortina di nebbia)
L'incontro non è stato dei più felici, all'inizio, lo ammetto. L'uomo che ha cambiato la mia percezione dell'Italia, qualche mattina fa, aveva una bella barba bianca e scarpe vecchie come se fossero state fatte proprio da Mastro Geppetto. Stava seduto sul gradino di fronte alla vetrina di un negozio.
Ho girato attorno al nugolo fitto di piccioni attirato da lui con le sue molliche lanciate, per poi scivolare, dopo quel dribbling, su un laghetto di vino lasciato improvvidamente a terra dallo stesso soggetto.
-E attento no? gli ho urlato.
E lui: --Una caduta ti insegnerebbe tante cose.
L'ho fissato tra l'attonito e l'incuriosito.
--Dai prova a buttarti sul vino, scivola come si fa nei party di sapone. E' tutta vita!
Dovevo sbrigare alcune faccende di lavoro e giravo per la città con una certa fretta. Benchè mi piaccia camminare, c'è qualcosa che mi ha trattenuto. Mi sono seduto, ho scostato un po' le buste e il tizio mi ha offerto un mozzicone di sigaro già fumato in parte. Non fumavo da quasi dieci anni, ho spezzato quasi chirurgicamente la parte da lui insalivata e me lo sono acceso. Era un bel toscanello e ne rimanevano sette centimetri almeno.
Me lo sarei goduto, col suo odore che per me è profumo denso e saporito, scrutando gli occhi stretti come fessure di questo vagabondo.
-- Io ti ho capito. Hai l'età di chi è rimasto inculato dall'età di mezzo, quella che viene dopo la baldoria e prima dell'anarchia. E stai ad arrabattarti, a pensare che migliorerai il tuo futuro e che ci stai provando tra cento difficoltà.
E quando avrai più soldi che farai? Ti comprerai probabilmente una moglie, combatterai con le rate del mutuo, sarai fortemente infelice arrovellandoti su mille stupidaggini.
Vedi me? (si fece un gesto con i dorsi delle dita, scendendo con le mani per il suo cappotto di pelle marrone). Ora ti faccio vedere:
Ehi tu, vaffanculo!
Non ci posso credere, aveva proprio offeso il passante, un ragazzo che avrà avuto due o tre anni meno di me e che gli ha replicato prontamente:
"A te e mammeta!"
--Vedi?-- mi ha fatto il vecchio, con una vitalità da giovincello: --io posso mandare nei Paesi Bassi tutto il mondo. Quello mi ha risposto, mica si è messo a prendere il mio nome o a chiamare le guardie per denunciarmi.
Io non passo il tempo a fare il lecchino come te, che sei giornalista. Beh forse sei di quelli sfigati che non fa il lecchino, visto che non hai l'incedere baldanzoso di chi ha fatto i soldi, e chi non ha i copechi nel tuo mestiere non ha leccato il culo o quantomeno non lo ha fatto abbastanza.
- Come fai a sapere che sono giornalista?
--Ahahahahahah-- è esploso in una risata fragorosa.
--E ti dico di più: tu stai tutto il giorno magari a pensare alle cose della politica, a cosa non si fa e a cosa non si dovrebbe fare; studi tutti i motivi della crisi per incazzarti giorno dopo giorno di più e farti giungere il morale sotto le ginocchia, come se non ci riuscissero abbastanza le donne italiane che non sanno cosa vogliono, i cardinali che vanno con il suv e il festival di Sanremo, nonchè il rincoglionimento generale sulla tavoletta.
Meglio quella del wc che quello strumento che non serve a niente. Quella tablet o come cri... si chiama, che vi serve a mandare messaggi quando prima si ci incontrava di persona e si dicevano meno fesserie. Quella dove si guardano i video del tubo mentre prima si aspettava lentamente, osservando, l'incedere della vita reale.
Tu lo sai qual è la risposta alla tua domanda?
- Quale domanda?
--La crisi, la crisi del cazzo che pensi che sia così importante.
La colpa è di Jo Squillo.
-Ma come, la cantante?
--Sì
-Una bella figliola ancora oggi ma non mi sembra che abbia mai rovesciato il mondo, tutto sommato.
--Il vecchio insistette con veemenza. Allargò le braccia alzandosi in piedi: Jo Squillo... "ha stato!".
Si vedeva che non era abruzzese, l'ometto, ma questo intercalare ha denunciato la sua abitudine ormai al dialetto locale.
--Nel '92 noi eravamo la quarta potenza mondiale, ma eravamo già "provati", scossi.
-da Mani pulite che ha fatto pulizia solo da una parte? dalla banca centrale privatizzata?
-- Ma da un uno - due pazzesco, per Giove! E poi quando eravamo a terra ci è arrivato il cazzottone finale, quello da cui gli italiani non si sono più ripresi.
"Mi gusta il movimento", "Siamo donne", "Balla Italiano". Bum bum bum! incontro finito amico. Danni permanenti!
L'unica cosa che non fece male furono le gambe di Sabrina Salerno quando fecero il duetto, e perciò ti dico:
quando il "calientamento" progressivo....
- ma che sei spagnolo?- ho chiesto
--Laaascgghia" perdere... "Quando il calientamento progressivo del globo farà alzare l'Adriatico e il Tirreno e i mari sommergeranno tutti questi grezzoni che pensano solo a riempirsi la pancia e a non aiutarsi gli uni con gli altri, ricorda: l'ultima città ad affondare, ma solo per ultima, sarà proprio Salerno........
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