sabato 8 agosto 2015

Stasera verrà sgomberato il mercato senegalese a Pescara. Proposta: un padiglione per tutti gli ambulanti rispettando le regole



Nella foto: Il mercato senegalese nelle aree di risulta della stazione ferroviaria

Il Comune di Pescara ha emanato una delibera di sgombero del mercato senegalese nei pressi della stazione ferroviaria. Stasera è previsto il blitz dei vigili urbani e probabilmente anche delle altre forze dell'ordine per far rispettare l'ordinanza.

Gli stands sono in quel punto della città da vent'anni circa. Numerose volte sono state segnalate irregolarità varie correlate ad essi: esercenti privi di licenza, attacchi all'elettricità illeciti, merce contraffatta.

Così si esprimeva Nico Lerri, ex consigliere del centrodestra, ad inizio Febbraio 2013: 

"Non è corretta la strumentalizzazione a cui alcune forze politiche del territorio stanno sottoponendo il caso della contraffazione, imperante nel mercato etnico. Quello che oggi discutiamo è il rispetto dell’ordine e delle regole e non la discriminazione di cui, superficialmente, si vuole accusare Forza Nuova. Ciò che si contesta e condanna», prosegue Lerri, «è la differenza di trattamento tra i commercianti della città e quelli delle bancarelle del mercato etnico. Ritengo che non si possa più stare a guardare

mentre si consumano reati di cui tutti siamo a conoscenza e mentre i nostri commercianti vengono multati per aver iniziato una campagna di sconti prima della data prevista per i saldi. Il rispetto della legalità, dell’ordine e della sicurezza sono alla base della convivenza sana e civile".

Ecco invece il pensiero di natura opposta da parte di Maurizio Acerbo, di Rifondazione Comunista:

"Che il luogo non sia adatto è vero ma ricordo che quella collocazione ai senegalesi fu assegnata dall’allora assessore al commercio e oggi segretario cittadino del PD Moreno Di Pietrantonio che partecipò con Enzo Del Vecchio alla manifestazione del 2013.

La comunità senegalese è presente a Pescara da anni e con loro abbiamo lavorato dagli anni ’80 insieme a compagni come lo scomparso Alberto Ciaramella a costruire percorsi di integrazione. Probabilmente è una storia che non appartiene a chi governa oggi Pescara ma che di militanza nella sinistra ne ha fatta poca.

Nessuna ricerca di facile consenso giustifica il comportamento di questa giunta e la fissazione della data del blitz per lo sgombero – sabato 8 agosto a partire dalla mezzanotte secondo l’ordinanza che allego – è di gravità inaudita.

Se non ho parole per il sindaco e il PD debbo dire che anche i compagni di Sel dovrebbero spiegare cosa ci stanno a fare in una giunta del genere che si costituisce al Consiglio di Stato a favore di chi deve costruire sul mare e poi se la prende con i più deboli".

Il rischio di una escalation della criminalità

Per quanto riguarda chi vi scrive, ci sia consentita una considerazione: E' giusto sgomberare il mercato senegalese a condizione che vi sia un'altra collocazione dignitosa, di cui nemmeno si è parlato.

Per quanto riguarda le irregolarità commesse da alcuni commercianti africani, è compito delle istituzioni scoprirle e punirle.

Immaginiamo ora un possibile scenario: I senegalesi in questione sono già stati identificati e gli è stato riconosciuto dalle autorità il diritto di rimanere in Italia. 

Dopo lo sgombero, resteranno dunque qui. Se non si consente a loro di vendere i propri prodotti, l'unica strada che avranno per mantenersi sarà l'accattonaggio oppure furti, rapine e spaccio di stupefacenti.

E' questo che vuole la Giunta di Centrosinistra, che nel modo di agire, sta scavalcando a destra Forza Italia, avvicinandosi alle posizioni di Forza Nuova?


Non dimentichiamoci, inoltre, che pochi metri più in là, sotto la facciata della stazione, dormono ogni notte decine di senzatetto.

Una proposta: un padiglione permanente per tutti

Una buona idea sarebbe creare nelle aree di risulta un mercato permanente.


(Nella foto: il padiglione commerciale al Porto Turistico di Pescara)

Ci vorrebbe una struttura dall'aspetto gradevole e dotata di servizi, per tutti i commercianti che vogliano avere il proprio banco lì, di qualsiasi nazionalità e colore essi siano: un vero e proprio padiglione permanente stile expò.

Si potrebbe allestire una grande tenda come quella posta nella zona della stazione di Pescara durante il periodo natalizio.

Spendendo di più e facendo le cose meglio, però, si potrebbe creare una fiera permanente che potrebbe diventare il vanto della città e potrebbe attrarre turisti in tutto l'anno.

Alcuni buoni esempi li abbiamo in casa e non c'è bisogno di andare a cercare lontano: il nuovo padiglione del Porto Turistico e il mercato coperto di Via Cesare Battisti da poco restaurato.


(Nella foto: il mercato coperto di Via Cesare Battisti a Pescara)

Si dovrebbero però rispettare tutte le regole che vigono in questo genere di mercati: un affitto mensile dello spazio che includa il  osto di acqua e dell'energia (a costi sostenibili), registratori di cassa e regolari scontrini e fatture, rispetto delle norme igieniche e sanitarie, niente merce contraffatta o di non comprovata provenienza, documenti di ogni tipo in regola.

Andrea Russo



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