martedì 28 maggio 2013

Meno retorica, più azione contro la violenza alle donne



C'è un femminismo strisciante, negli ultimi tempi, ricco di retorica, gravido di vittimismo.
E il vittimismo, molto spesso, nasconde la prepotenza.

Anche la Rai ha annunciato che non trasmetterà più Miss Italia perchè è contro la donna. Dopo tanti anni, adesso se ne accorgono? O piuttosto la kermesse della bellezza femminile non fa più audience?

Ecco che il dirigente ha colto la palla al balzo per farsi bello.

La violenza sulle donne, il femminicidio di cui si parla oggi non deriva da una ripresa del maschilismo. Nessuna associazione maschile ha fatto una riunione e ha deciso di rivestire i pantaloni con la violenza.

E' incontrovertibile il fatto che c'era più maschilismo e sopraffazione in passato che oggi.

Si tratta di vicende private, di gesti da condannare, ma da non condire con la retorica.

Si pensi piuttosto ad istituire corsi di autodifesa, di arti marziali per le donne. Si facciano programmi di sensibilizzazione, di recupero delle donne in difficoltà, di recupero delle migliaia e migliaia di prostitute presenti nelle strade italiane e vittime di aguzzini stranieri e nostrani.

Si riaprano i casini, che consentiranno una riduzione del racket e introiti per lo stato: nel contempo si istituiscano istituti di riabilitazione che introducano al  lavoro e allo studio le prostitute che vogliono smettere, che devono poter usufruire di un supporto materiale e psicologico.

Qui sotto: un interessante video su una scuola militare femminile russa.

https://www.youtube.com/watch?v=U4ziX-9FjTg


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