mercoledì 22 maggio 2013

Il percorso che ci ha portati alla privatizzazione delle banche centrali e all'euro

In questi interventi di Nino Galloni vengono spiegati i processi politici che hanno determinato la situazione di crisi attuale, e vengono sfatati i miti che ci hanno inculcato per spiegare l'austerity e l'avvento dell'euro, vera camicia di forza delle economie nazionali.

Verso la fine del secondo intervento viene spiegato anche come il divieto di stampare moneta autonoma e sovrana generi impoverimento.

Si fa cenno, tra l'altro, al mito dell'inflazione, che non è dovuto ad un aumento di moneta. Eppure viene utilizzato il fantasma delle Repubblica di Weimar per prendere in giro i popoli, creare la falsa teoria del debito pubblico (che in realtà è una cosa più positiva che negativa) per impoverire le masse, per fare degli stati del sud, finora tutt'altro che poveri e spreconi, dei paesi poveri e consumatori dei prodotti del nord.

Vi consiglio di approfondire gli argomenti nei precedenti video e nel link sul saggio di Paolo Barnard.

Paolo Barnard riassume ciò che fior di economisti dicono, anche se basterebbero rudimenti di economia per capire l'inganno.

Il punto è che i governi sono ormai composti da fantocci nelle mani degli investitori, e i fatti lo dimostrano.
Basterebbe partire da essi. Appropriandosi del meccanismo che crea ricchezza, ovvero la stampa della moneta, i grossi banchieri hanno fatto un grande salto di qualità, mettendo la gestione del sistema bancario (che prima era al servizio della comunità) al loro tornaconto.
Come hanno raggiunto l'obiettivo? Prima privatizzando le banche centrali nazionali, poi creando l'euro e la Banca centrale europea, anch'essa proprietà delle banche. La Banca d'Italia, sul suo sito, spiega bene quali sono le quote percentuali dei suoi proprietari.




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