In molti avranno pensato ad uno scherzo, quando glielo hanno raccontato. Ma poi hanno visto la televisione o hanno consultato le notizie su internet, e si sono resi conto che tutto era vero: Papa Benedetto XVI, senza che prima avesse dato segnali in tale direzione, ha affermato che si dimetterà dal 28 Febbraio.
Stamattina, approfittando di avere di fronte a sè, in occasione della messa, il concilio dei cardinali, ha pronunciato in latino queste parole: "Non ho più forze, per il bene della chiesa mi dimetto".
La memoria è subito andata alle sue parole di sgomento quando ha denunciato il fatto che il mondo , con la sua morale, con la sua tendenza quasi a diventare un "meccano senza senso" privo di valori autentici, va nella direzione opposta. Si potrebbe pensare quasi ad un atto di resa o di silenziosa protesta, se non avesse giustificato il suo gesto con la stanchezza. In effetti, ad 85 anni, il Papa ultimamente è apparso stanco e deperito.
Raramente era successo che un pontefice si dimettesse: (Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Celestino V e Gregorio XII lo avevano fatto prima di lui, quindi questa sarebbe almeno la settima volta, ma in una storia ecclesiastica di oltre due millenni.
Ad alcuni può sembrare un gesto nobile quello di Joseph Ratzinger, quello di ritirarsi per lasciare il posto ad uno con più energie di lui, che potrebbe essere d'esempio a politici di rango ben inferiore che non si fanno da parte nemmeno dopo decenni.
Invece il papa tedesco era in carica solo dal 19 aprile 2005. Solo otto anni scarsi di papato, tra l'altro interrotti per volontà del diretto interessato e non per cause naturali, sono una rarità, anche perchè ci eravamo abituati a venticinque anni di Woityla, che proseguì, benchè malato, fino alla morte.
Non è forse stato amato come il suo predecessore polacco, Papa Ratzinger, ma l'affetto dei fedeli non è mancato di certo. Sia durante gli anni della sua carriera porporata che nel periodo da Sommo Pontefice il papa dimissionario ha suscitato polemiche, in alcuni casi. Paragonò in un discorso Cristianesimo ed Islam, sostenendo, in qualche modo, che il Cristianesimo era una religione migliore. La frattura si ricompose subito, con un incontro tra lui e i capi religiosi musulmani moderati. Più volte ha polemizzato a distanza col mondo omosessuale, ma del resto nemmeno il tanto amato Woityla era stato tenero con i gay.
Non si può fare a meno, ad ogni modo, di sottolineare la raffinatezza intellettuale Ratzingeriana, già dalla sua prima uscita in pubblico come successore di Pietro. L'abitudine di parlare a caldo , dopo l'elezione, era nata con Giovanni Paolo II, e lui l'ha proseguita: "I disegni del Signore sono sconosciuti" disse "ed è curioso di come Lui si serva di mezzi così modesti (...) Io sono solo un umile servitore nella Vigna del Signore"
Attendiamo comunque sviluppi per comprendere meglio le ragioni del suo gesto.
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi un commento. Il tuo commento verrà filtrato e pubblicato quanto prima. Grazie!