domenica 20 gennaio 2013

Il Torino supera agevolmente il Pescara: 0-2.

I Granata espugnano l'Adriatico senza troppi patemi d'animo, con una prestazione determinata e grazie anche ad una difesa rocciosa.
Il Pescara è stato lo stesso visto contro l'Inter pochi giorni fa. La difesa non è sembrata quella distratta dell'avvio di campionato, ma la manovra è risultata prevedibile, pur non mancando alcuni buoni numeri. Quando però una squadra manovra per 90 minuti e non riesce a tirare in porta, l'avversario quasi sempre, come oggi, prende coraggio e lo punisce.

Le Azioni

Eppure il Toro passa in vantaggio con un po' di fortuna: il goal siglato al 4' da Santana, che al centro dell'area stoppa di petto e insacca con un preciso bolide, è viziato da un fuorigioco, non rilevato nè dal guardalinee nè dall'arbitro.

Weiss propone dei lanci illuminanti e delle belle palle filtranti, ma Jonathas e Celik non finalizzano.

E così dopo un paio di contropiedi sull'asse Santana-Barreto, il Torino raddoppia con Cerci al 41', che conclude al termine di una triangolazione con Meggiorini.

Nel secondo tempo c'è una certa pressione del Pescara, che però raramente si traduce in tiri in porta.
L'occasione più clamorosa i padroni di casa ce l'hanno al 61', quando Bjarnason,  al termine di una bellissima azione corale, colpisce il pallone a tu per tu col portiere, che ribatte; si crea poi una mischia con un batti e ribatti che si risolve in un nulla di fatto.

Non  producono risultati per il delfino gli ingressi in campo in questa seconda frazione di Vukusic, Abbruscato e Cascione.
All'81' Weiss viene espulso. Due simulazioni, due cartellini: nella prima occasione si è effettivamente tuffato, nella seconda invece il fallo a suo danno c'era, e quindi la decisione dell'arbitro è sbagliata.

E' solo una delle tante sviste di Mazzoleni in questa partita. Tra l'altro viene espulso anche l'allenatore biancazzurro Bergodi per proteste.

C'è ancora tempo per un palo di Meggiorini che compie un bel gesto tecnico con un tiro dalla traiettoria curva che rischia di punire oltre misura gli avversari.

I Granata respirano e vanno a quota 26 punti.
Il Delfino al contrario, dopo le prestigiose vittorie contro Catania e Fiorentina, torna a ridimensionarsi alla luce di questa seconda sconfitta consecutiva.
Andrea Russo




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