Il protagonista della partita, il polacco con passaporto tedesco Miroslav Klose
E' stato un brusco risveglio, quello del Pescara ieri all'Adriatico. Iniziava a spuntare un po' di fiducia nei tifosi, visto che la squadra aveva inanellato tre risultati utili consecutivi dopo altrettante sconfitte.
L'altro ieri tremila tifosi si erano recati a dare un incoraggiamento alla squadra all' Antistadio, durante l'ultimo allenamento.
Ieri, invece, si è visto un Delfino troppo brutto per essere vero, quello, per intenderci, che era sceso in campo a Torino poche settimane fa. Quando perdono, i biancazzurri lo fanno in grande stile, e la legge dei tre goal vale anche per la Lazio, che prima sbriga la pratica in 45 minuti, e poi nel secondo tempo fa i cosiddetti torelli, amministra e si permette anche di riposare. La cosa che umilia di più i pescaresi è l'impressione che i capitolini vogliano graziarli e rinuncino addirittura a cercare il goal: Mauri ad esempio, a metà della seconda frazione, si invola sulla sinistra e invece di concludere in porta, sbatte il pallone sulle gambe del suo marcatore.
Le azioni
Già al 5' si capisce l'aria che tira: Hernanes batte una bella punizione a girare, ma la conclusione non è molto angolata e il portiere Perin dà l'impressione di essersi piazzato male: 1 a 0 per gli ospiti.
Il Pescara non ha un gioco, i passaggi non filtrano, non si riconosce uno schema di gioco, un ordine in quello che fa. I biancocelesti, in maglia nera per non confondersi con i colori simili dell'avversario, attendono con ordine, ripartono e colpiscono spietatamente.
Ed è così che Candreva al 25' serve Klose che si incunea tra i difensori e li supera in velocità, prima di saltare con un'abile finta l'incolpevole Perin per un pesante 2 a 0.
La superiorità dei biancocelesti diventa sempre più palpabile, e infatti su calcio d'angolo di Hernanes ancora Klose, marcato male dagli avversari, segna il 3 a 0 che effettivamente chiude già i conti.
Celik batte una bella punizione da 25 metri circa sul lato sinistro, e Marchetti è bravo a respingere con il pugno.
Stroppa tenta la carta del 4-2-4: inserisce un attaccante, Jonathas, al posto del mediano di contenimento Blasi. Gli altri inserimenti di Quintero al posto di Celik e di Abbruscato in luogo di Vukusic conferiscono più brio alla manovra, ma ciò avviene anche perchè la Lazio tira i remi in barca e pensa a non sprecare energie per una partita che sente già archiviata.
Una bella punizione di Quintero viene respinta con il pugno dal portiere laziale Marchetti, ed è un gesto tecnico che fa il paio con la respinta su tiro piazzato di Celik nel primo tempo. Siamo al 72'.
Abbruscato si inserisce all'81', il portiere esce, ma il tiro dell'attaccante, sbilanciatosi a terra, finisce sul lato sinistro della porta sguarnita.
Ancora Quintero lambisce con un bel tiro a girare l'esterno del palo all'82'.
Un secondo tempo dignitoso dei biancazzurri padroni di casa non basta però per raddrizzare un primo tempo disastroso.
I dirigenti del Pescara avvicendatisi negli ultimi decenni non sono mai stati dei mangia-allenatori, e Sebastiani sembra confermare la tradizione: Stroppa non viene esonerato in serata, e le prossime ore saranno decisive per le sue sorti. L'esonero non sembra scontato vista la posizione in classifica non drammatica dei biancazzurri, aiutati dal fatto che alcune dirette concorrenti avevano delle penalizzazioni in termini di punti e dall'essere in compagnia, a quota 7, del disastroso Milan, sconfitto anche dall'Inter.
La squadra, al di là di questo discorso, denota una scarsa grinta, c'è chi addirittura invece di giocare col coltello fra i denti si profonde in inutili tacchetti.
Mister Stroppa paga dazio all'inesperienza, ma i risultati dicono che la sua squadra non ha un gioco e nemmeno una parvenza di esso, e sebbene non sia giusto mettere alla gogna il tecnico, non va nascosto che il suo lavoro è stato inadeguato per un campionato di serie A.
Occorre adesso forse, un sergente di ferro che abbia idee chiare ed esperienza, e che strigli a dovere questi ragazzi che sono come petrolio grezzo: gran parte di loro ha un talento che va fatto collimare con un impianto tattico degno di questo nome. C'è da dire però che il campionato del Pescara non è compromesso, a patto che si cambi spartito in fretta.
andrearusso1979@hotmail.it
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