Da che parte stai? Ma sei amico mio o del giaguaro? Sono queste le espressioni che si usano quando c'è qualcuno che rema contro, e quasi gode delle sfortune di casa sua.
E così risulta incomprensibile l'atteggiamento di chi, nei momenti in cui c'è da riunirsi tutti insieme, in qualità di italiani, fa il bastian contrario, critica tutto e tutti e rinnega se stesso.
Quando c'è stata la giornata della memoria sulle Foibe, qualche mese fa, i partiti di estrema sinistra hanno difeso il genocidio da parte di Tito, solo perchè, diciamocela tutta, lo considerano uno di loro. Secondo loro era giusto che il comunista Tito sterminasse popolazioni civili, donne e bambini, in quanto stava "reagendo" alle aggressioni militari italiane. Tesi che non sta per niente in piedi: la guerra era finita, quando c'è stato il massacro delle foibe e migliaia di nostri compatrioti venivano uccisi e gettati in delle cave di pietra sotto terra. In più, per reagire ad una aggressione militare tu che fai? Te la prendi con i civili, gente inerme che la guerra la subisce soltanto?
E lo stesso, in piccolo, è avvenuto ieri, da parte di chi, (gente per lo più di sinistra) non ha digerito la vittoria della sua stessa nazionale. "Beh ora qualcuno che è sempre stato razzista che fa, inneggia a Balotelli"? Risposta: Ma a chi ti riferisci? E in quanti hanno insultato Balotelli in Italia per il suo colore? Gli idioti ci sono dappertutto, ma sono una netta minoranza e riguardo a Balotelli non risulta che egli sia stato odiato dagli italiani, nemmeno in minima parte.
Poi qualcun altro con le fette di prosciutto agli occhi s'è indignato per i titoli di alcuni giornali antitedeschi: è vero, è sbagliato irridere così gli avversari, ma perchè non sottolinei anche il fatto che i tedeschi fanno lo stesso contro di noi e in misura molto maggiore?
Bisogna essere orgogliosi di essere italiani. E'italiano chi è di destra o di sinistra, il disoccupato, il benestante, l'uomo della strada, chi ha un colorito della pelle o lineamenti diversi ma vive da anni o è nato qui, questo non è importante. Dobbiamo rimboccarci le maniche invece di stare lì sempre a frignare come mammolette.
E ripropongo una citazione di J.F. Kennedy: "Non chiedetevi ciò che il vostro paese fa per voi, ma quello che voi fate per il vostro paese"
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