domenica 29 aprile 2012

Pescara, grinta e maturità, Gubbio come il meteo di Reykjavik: non pervenuto

E' stata una prova di maturità, quella che ha condotto il Pescara di Zdenek Zeman alla vittoria esterna col Gubbio per 2 a 0. Qualche volta, infatti, nel corso del campionato, il Delfino, complice la giovane erà di alcuni suoi elementi, aveva denotato la mancanza di quel pizzico di malizia e di esperienza che nel calcio sono utili. Stavolta però ha saputo pazientemente annichilire un Gubbio tanto coriaceo e fortunato in difesa quanto inconsistente in avanti. Al termine della gara i numeri parlano chiaro: 28 tiri, di cui 14 in porta e 14 fuori per i biancoazzurri,  1 solo tiro in totale per gli umbri. Fino alla metà del secondo tempo però Immobile e compagni hanno avuto difficoltà a superare l'ottimo Marco Farabbi, diciottenne esordiente tra i professionisti autore di una splendida gara.
Dopo un rigore reclamato da Immobile al 20', il Pescara prende due pali, sempre ad opera di Insigne e Caprari. E proprio Lorenzo Insigne, al 34'  si divora il più facile dei goals al a porta vuota, dopo che Caprari si era involato sulla fascia destra e  lo aveva imbeccato con un lancio al centro dell'area.
Il primo tempo finisce 0-0, ma si gioca a una porta sola. Il Pescara non si lascia sopraffare dalla fretta, i ragazzi di Zeman cercano di ragionare ispirati dai lanci precisi di Verratti, prezioso quanto pericoloso nel momento in cui si performa in falli inutili per cui viene ammonito prima, per rischiare l'espulsione in seguito.
E' Sansovini però, subentrato ad un volenteroso Caprari, a cambiare volto alla partita a metà del secondo tempo: prima ruba un pallone ad un difensore, tirando poi di poco fuori. Quando due minuti più tardi Cascione, su lancio di Verratti prende di testa il quarto palo pescarese alla sinistra di Farabbi, dopo un rimbalzo ancora Sansovini si avventa sul pallone e lo mette dentro: è una liberazione per gli ospiti che ci stavano provando in tutti i modi.
Il ghiaccio ormai si è rotto ed è il solito Verratti a servire un delizioso pallonetto per Insigne, che al centro dell'area stoppa di petto e aspetta quella frazione di secondo per indirizzare di piatto il pallone in porta: è il 2-0, meritato per i biancoazzurri. Il Gubbio ieri è stato come il bollettino meteo di Reykjavik: non pervenuto. Un consiglio: occhio al portiere Marco Farabbi, forse è nata una stella.

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