Il cambiamento non parte dalla politica, ma dagli italiani.
La politica italiana è espressione del suo popolo. Sono politici più o meno di professione nel nostro paese centinaia di migliaia di persone. Vi sembra una cifra troppo alta?
Calcoliamo: un migliaio di parlamentari, un centinaio di consigli e giunte provinciali, diverse migliaia di comuni (anch'essi con relativi consigli e giunte).
Senza contare organi dello stato con cariche di nomina politica (enti strumentali, comunità montane...).
Non c'è distinzione tra il politico e il cittadino comune.
Non siamo noi per primi, comuni cittadini, a chiedere aiuti e raccomandazioni? Non siamo noi che abbiamo imparato a fare strada costretti a volte anche per forza maggiore a fare i furbi?
C'è una parte di italiani, consistente, che va avanti con le gambe sue, d'accordo. Non si può però negare il malcostume generalizzato.
Siamo diventati molli. Basta poco per farci crollare il mondo addosso e non sempre il nostro spirito di sacrificio è all'altezza della situazione.
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