Non si sono fatte del male, le due squadre, e si torna tutti a casa con un punto che va meglio al Verona, che ha giocato fuori casa e che ha un organico inferiore, ma si conferma squadra tosta e quadrata.
Il Pescara mette sotto gli avversari, con una sfuriata nel primo tempo che sembra preludere al goal.
Invece nel secondo parziale c'è il solito calo fisico. Cala la nebbia, materialmente e moralmente, in campo.
8 Minuti di sospensione della partita tra la nebbia vera e quella dei fumogeni. Ma le due squadre non hanno più gambe. Nemmeno le sostituzioni sortiscono l'effetto sperato: per il Pescara entra Verratti al posto di Ganci, ma alla fine, dopo 5 minuti di recupero, il match termina a reti inviolate.
Per i biancazzurri c'è una consapevolezza che serve tanta umiltà in più in un torneo che dovrebbe vederli primi, e potenzialmente più forte anche del Verona e della Ternana che la precedono in classifica, come si è visto stanotte all'Adriatico, almeno per un tempo. Occorre però mandare il cuore oltre l'ostacolo.
I Dorici invece agguantano la Ternana in vetta a 27 punti,con gli Adriatici staccati di tre punti. La Ternana, outsider e rivelazione del torneo, continua a sorprendere.
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