lunedì 7 settembre 2009
Filovia: è di nuovo bagarre
Cosa è successo negli ultimi giorni?
E’ presto detto: il sindaco Mascia ha espresso chiaramente l’intenzione di portare, finalmente, a compimento l’opera.
"La filovia si farà, sarà un'opera utile ed efficiente,
e non nascerà nè zoppa, nè monca" , ha affermato
in una conferenza stampa il vicesindaco Berardino Fiorilli
L’ex sindaco reggente e membro delle due scorse giunte di sinistra Camillo D’Angelo, ora all’opposizione, ha avanzato dubbi sui metodi con cui si vorrebbero condurre i lavori:
“Non si capisce bene come verranno attuati i parcheggi di scambio; non si sa dove siano finiti i soldi, nè si conosce l’esatto percorso della filovia”.
Sono, in pratica, le stesse argomentazioni che aveva usato Mario Sorgentone, suo collega di partito, per accusare le giunte D’Alfonso e D’Angelo di immobilismo.
La prospettiva, paradossalmente, si è ribaltata. Il vicesindaco Berardino Fiorilli ha prontamente fatto pervenire la sua risposta: “La filovia si farà, sarà un mezzo utile ed efficiente, e non nascerà né zoppa, né monca”.
Sull’argomento si era espresso in passato anche Lorenzo Valloreja di Sfl, che, da noi intervistato, ha ribadito le sue posizioni.
“Faccio quasi una premonizione, e sono sicuro che ci sarà un enorme spreco di denaro pubblico. Si rischia di realizzare un’opera inutile, che vedrà la luce con fortissimo ritardo”.
Il vicepresidente del Consiglio comunale di Pescara Massimiliano Pignoli, della Lista Teodoro, e membro della maggioranza, ha invitato la giunta Mascia ad “essere realmente operativa e a non fermarsi alle parole”. La costruzione dell’ospedale ha richiesto ben 22 anni.
Quando venne inaugurato, molte apparecchiature mediche che erano state predisposte erano da buttare per il mancato utilizzo. Le aree di risulta della stazione vecchia attendono da 21 anni una riqualificazione. La vicenda della filovia completa idealmente il trittico delle “opere lumaca”, troppo scomode o troppo complesse per gli amministratori, e quindi sempre rinviate.
A Pescara, sia in consiglio comunale che tra i semplici cittadini, ci si chiede quando i nodi verranno sciolti e quando le istituzioni, al di là delle appartenenze politiche, si dimostreranno finalmente pronte a fare il loro dovere.
Andrea Russo
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