venerdì 29 maggio 2009

La pochezza delle nostre testate nazionali


Su ben due giornali di opposizione, nella rassegna stampa della mezzanotte di ieri, campeggiava una foto in prima pagina.
Un sussulto di disgusto mi ha subito colpito: l'immagine, ristretta e modificata malignamente all'altezza delle mani, assumeva un altro significato: un gesto esplicativo del premier durante un suo discorso ha assunto così, un significato sconcio.
Fatico ancora a credere che due testate a diffusione nazionale, che pretendono anche di avere uno spessore intellettuale, usino tali mezzucci. Qui vi riporto la foto originale, che, più seriamente, l'Ansa ha riportato.

Lo ripeterò senza mai stancarmi: non è una questione di destra o di sinistra, è un fatto di etica giornalistica, oltre che umana.
Un cronista fazioso non può avere amore per la verità, e quindi, non lo si può chiamare giornalista.
Lo stesso discorso vale per chi, invece di riportare il nome di un indagato rumeno accusato di stupro, ha scritto direttamente "faccia da pugile" con estrema disinvoltura e con spregio nemmeno troppo sottinteso. Qualche giorno dopo quel rumeno fu scagionato e le accuse contro di lui caddero.

Di vero però rimase, sicuramente, l'infelice uscita di quella redazione e dei suoi articolisti.



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giovedì 28 maggio 2009

La musica elettronica tedesca

Gli stereotipi sugli Italiani sono tanti. Così come si è sedimentata nella mentalità de nord Italia la figura dell'emigrante del sud, allo stesso modo in Germania l'idea dell'italiano medio si è modellata su coloro che sono andati a cercare fortuna.
Tralasciando l'ovvia inesattezza di certe convinzioni dure a morire, mi pare d'obbligo segnalare anche gli stereotipi riguardanti i Tedeschi, tante volte bollati da noi Italiani come ruspanti o "kitsch" (non a caso è una parola tedesca che vuol dire: "cattivo gusto").
Se è vero che i Tedeschi ascoltano anora oggi Toto Cutugno e Raffaella Carrà, artisti validi, ma da noi considerati fuori moda, è anche vero che gli eredi dei Nibelunghi, da molto tempo, si segnalano piacevolmente nella musica d'avanguardia. E' il continuo riproporsi di quel tema che li vede capaci di scalare grandi vette intellettuali e di ricadere nel cattivo gusto, di esibire raffinatezze filosofiche vestendo sandali con larga parte del piede scoperto già all'inizio della primavera.

Un invito all'ascolto: Schneider Tm, alias Dirk Dresselhaus, i Telepopmusik, Peter Heppner, i Wolfsheim, Ian Pooley (Curacao tambor), i Kraftwerk (che sono i veri padri fondatori della Techno). La lista non è affatto esaustiva.


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Hudson Reed

martedì 26 maggio 2009

E' sempre colpa degli altri

Quante volte, dopo un nostro insuccesso piccolo o grande, diamo la colpa agli altri o a fattori esterni?
I raccomandati, la sorte , sono sempre una buona scusa e fonte di consolazione, lenitivi volti a farci dimenticare che dobbiamo dare di più.

Dalia Grybauskaite, il nuovo presidente della Repubblica della lituania






Dalia Grybauskaite, classe 1956, neopresidente della Lituania, sembra avvantaggiata potenzialmente nei confronti della Halonen (1943) nelle simpatie di Silvio Berlusconi
La Lituania, da una settimana, ha un nuovo presidente della repubblica.
Dalia Grybauskaite, 53 anni, prima donna eletta alla massima carica, già Commissario europeo alle finanze e viceministro in patria, dovrà affrontare da subito l'empeachment riguardante Andrius Kubilius, da pochi mesi primo ministro, già indagato per corruzione.

Intanto ci possiamo porre due domande:

1 Come si porrà nei confronti della Russia, nei cui confronti , a sprazzi, ci sono state posizioni dure da parte del suo predecessore, Valdas Adamkus?

2 Piacerà a Berlusconi, che si era vantato di aver fatto il Playboy con di Tarya Halonen, premier della Finlandia?



Alice l'ADSL di Telecom Italia

Perchè gioire per la Fiat?


Il governo italiano ha stanziato in favore del gruppo fiat, che racchiude in sè tutte le principali case automobilistiche italiane, 400 milioni di euro per quest'anno e per i prossimi anni. Non è certo la prima volta che la Fiat riceve aiuti di stato. Questa volta la ragione è, come è ben noto, il supporto al mercato dell'automobile in crisi. Si vendono meno automobili, anche perchè le banche fanno meno credito. Tutto sembrerebbe appartenere ad una logica.

C'è qualcosa, però, che i giornali non fanno risaltare particolarmente. Il motivo è presto detto: un giornale di destra non può criticare Berlusconi, (che vuole tra l'altro tenersi buoni gli Agnelli, famiglia potentissima). I giornali di sinistra (qualcuno di essi è di proprietà Agnelli non si schierano contro di loro perchè, come è ben noto, tali signori dell'industria automobilistica italiana sono schierati a sinistra).

Cosa c'è da criticare? Semplicemente il fatto che il gruppo Fiat intasca 400 milioni di euro all'anno dei contribuenti, per acquistare Chrisler e Opel, e diventare così il secondo gruppo automobilistico al mondo dopo la Toyota.

Pochi giorni fa, è stata aperta una nuova fabbrica Fiat in Serbia.

Non sembrano certo operazioni che un'azienda in crisi potrebbe permettersi.

Dunque, il gruppo Fiat, da sempre recettizio di fondi pubblici, da sempre fornitore delle automobili di Polizia, Carabinieri e forze armate, riceve l'ennesima donazione da parte degli italiani. Gli italiani cosa hanno in cambio? Il fatto che le nuove fabbriche vengono messe in Serbia, e non in Italia, o in Polonia, come è avvenuto nel recente passato. In più, si temono licenziamenti anche nelle fabbriche Fiat italiane, anche se il Manager Marchionne minimizza.

Personalmente, a questo punto, preferisco che vengano in Italia grandi gruppi stranieri a dare lavoro agli operai e agli impiegati italiani. Meglio mille lavoratori italiani in più alle dipendenze di uno straniero, che vedere sempre più disoccupati e Montezemolo e company che si arricchiscono.

Tfare Ferrari o Juve va bene, ma si dovrebbe sempre tenere presenti questi fatti.









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UN'ESTATE FANTASTICA...!