venerdì 2 gennaio 2009

Attualità - Errori grammaticali


Bisogna riscontrare, purtroppo, che in tempi di alta alfabetizzazione, molte persone continuano a parlare in un italiano poco corretto.

Il congiuntivo e il condizionale sono sempre stati una trappola per molti.
Un errore che però non viene rilevato, e in cui cadono persone insospettabili, come uomini di cultura, sceneggiatori televisivi, politici di livello nazionale, è l'uso dell'Imperativo declinato in terza persona.

Come è noto, l'Imperativo viene coniugato solo alla seconda persona singolare e alla seconda persona plurale:

Vai e Andate (con il tu e il voi posposti)

Per la terza persona singolare e plurale si ricorre al Congiuntivo presente, mentre per la prima plurale si usa l'indicativo (es: andiamo!)

Che Egli (o Ella, o lui, lei, esso, essa) vada

Ci sono in molti che usano invece il congiuntivo imperfetto
Che "andasse" a quel paese oppure: Lo "chiedesse" a un altro.
Sbagliato.

Stranamente, quando si da un ordine a una persona a cui si da del "Lei" (e a cui quindi ci si rivolge in terza persona) tutti ritornano ad usare il congiuntivo correttamente.

Esempio: "Signorina: mi faccia 30 fotocopie di questo documento" oppure il famoso: "Ma mi faccia il piacere!" di Totò.

L'ordine impartito in terza persona non è altro che una derivazione grammaticale del "congiuntivo esortativo" usato dai romani.

Altri errori comuni sono ad esempio: elèva, (al posto del corretto èleva), persuàdere (al posto di persuadère), mentre c'è chi storce il naso se dici, correttamente, estràssi o tràssi (passato remoto di tràrre e di estràrre)

1 commento:

Scrivi un commento. Il tuo commento verrà filtrato e pubblicato quanto prima. Grazie!