mercoledì 3 dicembre 2008

Musica - Plagio o tributo?

Moltissime sono ormai le canzoni che , remixate o comunque riarrangiate da cantanti nuovi (anche alla prima apparizione sui media) vengono a noi riproposte.

Non nascondo che in molti casi anche io ci casco, e rimango sorpreso nello scoprire ogni giorno che brani da me molto amati e considerati recenti, in realtà hanno venti- trent'anni se non di più.

Già vi ho citato "Dancing in the Moonlight" dei King Harvest, risalente alla fine degli anni '60 e ripreso da più gruppi nel corso degli anni, tra i queli i Toploader, meteora il cui unico vero successo è stata appunto questa cover.

Altra meteora dell cover sono stati anche i Westlife, che con la loro Uptown girl ottennero un discreto successo, senza nemmeno sforzarsi troppo di cambiare gli arrangiamenti e il modo di cantare di Billy Joel.

Sono "prese in giro", o "sole", se preferiamo il romanesco, perchè gli autori delle cover si guardano bene dal far notare al pubblico meno esperto che le canzoni non sono farina del proprio sacco.


"Tonite" dei Supercar e "Supercar Gattiger" dei Superobots

il remix: http://it.youtube.com/watch?v=0ZobK2_EFgk

l'originale: http://it.youtube.com/watch?v=2wNZ6Gkv7Vc


L'ultima mia scoperta, molto gradita devo dire, è stata quella di "Supercar Gattiger" dei Superobots, scritta da G. Martino e A. Centofanti, il cui intro appare anche nella scena dell'ospedale di "Un sacco bello", di Carlo Verdone (1980).

Il gruppo un po' fantasma dei "Supercar", (dico così perchè in genere nelle operazioni commerciali della dance non si capisce mai bene chi ci sia dietro e non si vedono mai bene le facce degli autori), nel 1999 la ripropose con la loro splendida "Supercar.

Va dato atto a questo gruppo- meteora italiano, scomparso poi nel nulla nella (migliore?) tradizione usa e getta della discografia commerciale, che il remix è veramente ben riuscito, con il merito di aver portato una sigla dei cartoni animati alla ribalta, facendole fare il giro del mondo.

"Tonite" è un pezzo coinvolgente e ballabile, con una voce femminile di prim'ordine, oltre ad essere un prodotto italiano.

Il testo è in Inglese, per ovvi motivi di commercializzazione. Si può però dire in definitiva che il pezzo abbia un suo valore artistico, e il merito va almeno per il 50% all'originale dei Superobots.

Risparmia acquistando online! Clicca Qui!

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivi un commento. Il tuo commento verrà filtrato e pubblicato quanto prima. Grazie!