I ciclisti a Pescara, come credo anche nel resto d'Italia, credono di poter fare di tutto: vanno in senso di marcia contrario, svoltano dove vogliono, fanno gli slalom, vanno sui marciapiedi.
A Pescara sono state create delle discutibili piste ciclabili ai bordi delle strade.
Già la realizzazione di per sè è una sciocchezza incredibile: dalle macchine, e soprattutto dai furgoni e dai camion, è difficile vedere i ciclisti che arrivano lateralmente e da dietro.
E' molto alto il rischio che un veicolo svolti senza vederli, tagliandogli la strada e creando un incidente.
I pedoni, quando scendono ad attraversare la strada, hanno spesso la vista lateralmente occlusa dalle macchine parcheggiate. la bici non fa rumore, e viaggia spesso al bordo della carreggiata.
Anche in quel caso c'è un pericolo di incidente.
In molti , a Pescara, non hanno capito che la pista ciclabile va percorsa in un solo senso, e non in entrambi.
Molti di coloro che usano la bici credono di essere esenti da multa, il che, (codice della strada alla mano), non è vero.
Non c'è inoltre l'obbligo per chi va in bici di dotarsi di attrezzature catarifrangenti valide e di fanali, nè sono obbligati all'uso del casco come i ciclisti.
Sarebbe il caso, in definitiva, di prendere in serio esame la questione: sono molte le morti sulla strada che potrebbero essere evitate con regole più severe e una maggiore educazione stradale.
Vedi anche il post su questo blog: Il Cinno (20/5/2008)
Vero vero... i ciclisti sono al 90% dei pazzi!
RispondiElimina