Le metropoli non servono a niente: sono dei mostri di cemento in cui è difficile controllare il territorio, l'inquinamento raggiunge livelli inaccettabili e la qualità della vita e abitativa si abbassa di molto.
Si possono avere Roma, Napoli, Palermo, Milano, Genova, Torino con tutti i loro pregi e i loro servizi anche con una popolazione nettamente inferiore.
Bisogna decentrare alcune attività politiche ed economiche, e lo si può fare evitando che i grandi centri subiscano contraccolpi.
Immaginatevi Roma come una città gingillo, in cui l'aria diventa respirabile, il verde aumenta, il caos si riduce, ma aumentano ancora di più il turismo, i raduni di vario genere, gli eventi, grazie ad una riqualificazione urbana ed ambientale.
La città dove si vive bene è quella medio-piccola, dove la vita è a misura d'uomo, il territorio è più controllabile, le strade vengono più facilmente messe a nuovo, i problemi non sfuggono ai governanti.
Immaginate che beneficio nella lotta alla criminalità vi potrebbe essere in una Palermo, una Napoli o una Roma meno caotiche e ripensate razionalmente nell'assetto urbano.
Parlo, ovviamente, di possibili miglioramenti, non certo di una panacea di tutti i mali.
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