Mario Calabresi, nato a Milano nel 1970 è figlio del commissario Luigi Calabresi, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1972. Sebbene l'opera sia autobiografica, essa getta ulteriore luce su una vicenda molto triste della storia italiana.
Sono molti i discorsi che mi sovvengono in proposito, ma li tralascio. Mi concentro solo su un episodio: il documento firmato da 800 intellettuali che affermava cose non vere contro il commissari Calabresi e che incoraggiò indirettamente i terroristi a compiere il delitto. E' importante dirlo, poichè molti firmatari di quell'atto formale ricoprono ancora oggi un ruolo di spicco nella società italiana.
Senza addentrarsi in considerazioni politiche, con molta intelligenza, Mario Calabresi da una piccola grande lezione sull'estremismo e sulla follia collettiva.