Sono rimaste impresse, anche alle generazioni successive che lo hanno visto magari in immagini di repertorio, il suo straordinario sorriso, e soprattutto la sua risata, visto che lui fece addirittura una canzone cantata unicamente
Più importante è stato, invece, il suo apporto alla nascita delle Bossanova: E' lui, a detta di chi codificò tale genere, il precursore indiscusso tale tendenza artistica, tanto che i grandi della canzone brasiliana gli riconoscono tale credito, e lo hanno sempre accolto a suonare con loro in tale veste. Dans Mon Ile, una sua canzone, che era inserita nel film "Europa"di Alessandro Blasetti, giunse all'orecchio di Antonio Carlo Jobim, che ammise di aver tratto all'epoca grande ispirazione da quel pezzo.
Biografia
Nato il 18 Luglio del 1917 a Cayenne, nella Guyana francese, da genitori originari del posto, si trasferì a Le Havre nel 1929.
Nelle sue prime esibizioni duettò con il fratello Andrè. Passò a suonare poi con l'orchestra di Ray Ventura, giungendo in molti luoghi del Sud America, con i suoi concerti.
Diventò famoso, poi, tra gli anni 50 e 60, per le sue performance di comico vagamente surrealista, e con le sue canzoni scherzose (famosa è la sua versione de "il leone si è addormentato" del compositore africano Solomon Linda). Notevoli, già da allora, erano le sue composizioni romantiche. Fu il primo rocker francese, cantando canzoni scritte da Boris Vian e da altri grandi autori della scena francese dell'epoca. Ma la sua esperienza rock fu solo un vezzo dovuto dalla moda incombente di allora, una piccola tappa per un autore poliedrico come lui.
Più importante è stato, invece, il suo apporto alla nascita delle Bossanova: E' lui, a detta di chi codificò tale genere, il precursore indiscusso tale tendenza artistica, tanto che i grandi della canzone brasiliana gli riconoscono tale credito, e lo hanno sempre accolto a suonare con loro in tale veste. Dans Mon Ile, una sua canzone, che era inserita nel film "Europa"di Alessandro Blasetti, giunse all'orecchio di Antonio Carlo Jobim, che ammise di aver tratto all'epoca grande ispirazione da quel pezzo.
Alcuni anni fa Salvador è stato insignito con la gran croce dell'Ordine del Merito Culturale dal ministro della cultura brasiliana, Gilberto Gil, che è anche un famoso cantautore.
Non sono estranee alle sue esperienze artistiche le sue comparizioni cinematografiche.
Henri Salvador appare tra l'altro nel film di Truffaut "I quattrocento colpi". Inoltre altri film lo hanno visto recitare in parti abbastanza consistenti, e pare che abbia rifiutato anche di lavorare in un film con John Wayne, con il futile motivo che non ci sarebbero stati giorni di vacanza.
Ad ogni modo, Monsieur joie de vivre, o monsieur sourire, come è stato chiamato in Francia, è un personaggio centrale della scena culturale francese e internazionale. Non ha mai smesso di fare musica. Cruciale è stato il suo lavoro del 2000, "Chambre avec vue", che lo ha portato nuovamente alla ribalta dopo 6 anni di silenzio discografico, grazie all'ostinazione di due produttori francesi, Marc di Domenico e Corinne Joubard, che gli hanno garantito, come lui voleva fortemente, che le sue canzoni non avrebbero subito cambiamenti da parte delle case discografiche. E infatti questi due produttori hanno girato quasi tutte le grandi case di distribuzione, prima di ottenere il via libera a questo progetto.
E' la storia di tutti i catautori di talento e di contenuto, questa: quella di dover combattere, per fare valere la propria dignità artistica e la propria forza contrattuale, con i boss della discografia, che tendono ad appiattire ogni fremito vitale della musica internazionale.
L'ultimo suo lavoro in ordine di tempo è "Reverences", del 2006.
Sebbene, come dichiara sempre, egli riconosca come suoi padri artistici Nat King Cole e Frank Sinatra, invitiamo, soprattutto il pubblico più giovane, ad ascoltare le sue canzoni come Syracuse o una chanson douce, o le più recenti, e bellissime , Chambre Avec vue e Jardin d'hiver (chiaro riferimento alla sua esperienza in Rai con l'omonimo programma), oppure ancora, dallo stesso album, Jazz Mediterranee, uscito in italia nella nostra lingua col titolo "Jazz dipinto di blu,", malinconico rendez vouz con la sua età, in cui però ancora si avverte la sua natura serena e sostanzialmente sorridente.
Henri Salvador, con la sua musica , costituisce un richiamo all'armonia e al sorriso, in un periodo storico in cui queste doti, insieme allo spessore artistico, iniziano a scarseggiare.
Andrea Russo